Cronache del '200 Lagarino
L'amore per la rievocazione nasce solitamente da una profonda passione per la storia. Abbiamo raccolto in questa pagina una lista di eventi, brevemente descritti, che hanno caratterizzato il XIII secolo in Vallagarina.
1201
Ribellione dei trentini contro il vescovo che chiede il sostegno dei Castelbarco in cambio del feudo di Ala. L'assedio alla città di Trento viene sciolto ma il vescovo fugge a Castel Stenico.
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2 gennaio 1202
Presso il castello di Barco il vescovo conferma a Briano Castelbarco il feudo di Ala.
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2 marzo 1204
Ad Ala si conclude un'onerosa pacificazione fra il Vescovo Corrado di Beseno e alcuni vassalli ribelli con l'accettazione delle condizioni poste da Uldarico di Arco e il podestà di Verona
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11 marzo 1205
Il Vescovo Corrado si ritira presso il monastero di St.Georgenberg
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1206
Corrado di Beseno si ritira dalla carica di vescovo
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9 agosto 1207
Diviene vescovo Federico Vanga, primo Principe-Vescovo
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19 giugno 1208
Federico Vanga emano lo statuto minerario e chiama lavoratori di origine germanica per le miniere che si stanziano nella Valle del Fersina e sull'atipiano di Lavarone e Folgaria
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1209
Testamento di Briano Castelbarco
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4 ottobre 1209
Incoronazione dell'imperatore Ottone IV da parte del pontefice. Federico Vanga tra i sostenitori ed accompagnatore dell'imperatore nel suo viaggio a Roma
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1210
Costruzione della Torre Rossa (Tor Vanga) a Trento per sorvegliare il vicino ponte sull'Adige. Opera che fa parte dei lavori di rinnovamento del sistema difensivo della città assieme alla terza cinta di mura
Guerra fra le famiglie nobili dei Castelbarco, dei Beseno e gli Arco
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1211
Bonifacio, podestà di Verona espugna la rocca d'Ossenigo e cattura il suo custode Tebaldo Turrisendo
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1212
Il vescovo Federico Vanga e la sua scorta accompagnano Federico II, re di Sicilia da Genova fin in Germania per ricevere la corona
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1213
Dieta di Regensburg, Ottone IV ricompensa vescovo Federico Vanga nominandolo legato imperiale per la Lombardia, la Tuscia, la Romagna e la Marca veronese, nonché vicario imperiale a vita
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16 agosto 1213
Lite per il possesso del monte Cimone viene decisa a favore di Pietro, signore di Nomi
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1218
Briano Castelbarco riceve in feudo dal Vescovo il castello d'Avio e i Castelbarco vengono nominati "catani" (capitani)
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1224
Onorio III nomina Gerardo Oscasali di Cremona vescovo di Trento
Vescovo Gerardo Oscasali comandò ai Castelbarco signori di Gardumo di porre nelle sue mani il castello di Gardumo. Vi mise quali custodi Guglielmo di Beseno e Uldarico di Nomi
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31 agosto 1232
Aldrighetto di Campo è il nuovo Vescovo di Trento
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1233
In valle di Lagaro divampa una rivolta contro il nuovo Principe Vescovo Aldrighetto da Campo. A capo della rivolta Jacopino da Lizzana, sostenuto dal Patriarca di Aquileia e da nobili locali (Uberto II da Brentonico, Enrico da Mori, Federico Bursa, Toprando di Castelnuovo, Gislimberto di Enno
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2 settembre 1233
Enrico VII, re di Germania, intima a Jacopino di Lizzana e alleti di non tenere in prigionia persona alcuna, sia umile che altolocata, a scanso dell'indignazione reale
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26 giugno 1234
Vescovo Aldrighetto da Campo, presso Castel Predaglia, piega la rivolta scoppiata in Val Lagarina e capeggiata da Jacopino di Lizzana.
Ne segue processo con i seguenti capi d'accusa:
- pirateria, assalto e distruzione di due imbarcazioni vescovili e imprigionamento dei marinai;
- tentativo di impedire la consacrazione del vescovo ad Aquileia;
- colpo di mano contro un contingente vescovile in marcia verso il resto dell'esercito accampato sotto Castel Predaglia. ("catturando, accecando e impiccando");
- incendio e spogliazione della chiesa di S.Cristoforo di Pomarolo e della chiesa S.Antonio di Pomarolo;
- distruzione e incendio delle case di Adelperio di Castelnuovo (alleato del vescovo);
- ospitalità a Jacopo del fu Papagelina, omicida e bandito dal Principato.
La punizione darà il ritiro di tutti i feudi degli insorti e l'ordine di distruzione del Castello di Castelnuovo (Noarna) e del suo Trabuchum.
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1236
L'imperatore Federico II interdice al vescovo ogni sorta di infeudazione, di pignoramento o di alienazione relativi a qualsiasi bene della Chiesa, e precisa che risulterà invalido qualsiasi atto intrapreso in dispregio a tale decreto
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1237
Mainardo III di Gorizia sposa Adelaide figlia di Alberto di Tirolo
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1247
Morte del vescovo Aldrighetto da Campo. Su di lui pendeva un procedimento "de vita et moribus" per la sua condotta personale, che si presumeva danneggiasse la Chiesa per via delle numerose concessioni che aveva fatto al suo avvocato Alberto di Tirolo (avvocatura permanente trasmissibile ai discendenti) e all'imperatore
Egnone di Appiano viene consacrato vescovo di Trento
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1248
Il vescovo Egnone di Appiano eredita dal cugino Ulrico di Ultimo i vasti territori appartenenti alle famiglie di Appiano e Ultimo
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1253
Il vescovo Egnone di Appiano concede in feudo ad Alberto di Tirolo tutti i beni ereditati: Engardina, Valle dell'Inn, Valle di Non, Giudicarie, contea di Bolzano, Bressanone, Val Lagarina, Garda e l'avvocazia sulla diocesi di Bressanone
Ribellione dei trentini contro il vescovo che chiede il sostegno dei Castelbarco in cambio del feudo di Ala. L'assedio alla città di Trento viene sciolto ma il vescovo fugge a Castel Stenico.
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2 gennaio 1202
Presso il castello di Barco il vescovo conferma a Briano Castelbarco il feudo di Ala.
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2 marzo 1204
Ad Ala si conclude un'onerosa pacificazione fra il Vescovo Corrado di Beseno e alcuni vassalli ribelli con l'accettazione delle condizioni poste da Uldarico di Arco e il podestà di Verona
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11 marzo 1205
Il Vescovo Corrado si ritira presso il monastero di St.Georgenberg
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1206
Corrado di Beseno si ritira dalla carica di vescovo
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9 agosto 1207
Diviene vescovo Federico Vanga, primo Principe-Vescovo
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19 giugno 1208
Federico Vanga emano lo statuto minerario e chiama lavoratori di origine germanica per le miniere che si stanziano nella Valle del Fersina e sull'atipiano di Lavarone e Folgaria
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1209
Testamento di Briano Castelbarco
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4 ottobre 1209
Incoronazione dell'imperatore Ottone IV da parte del pontefice. Federico Vanga tra i sostenitori ed accompagnatore dell'imperatore nel suo viaggio a Roma
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1210
Costruzione della Torre Rossa (Tor Vanga) a Trento per sorvegliare il vicino ponte sull'Adige. Opera che fa parte dei lavori di rinnovamento del sistema difensivo della città assieme alla terza cinta di mura
Guerra fra le famiglie nobili dei Castelbarco, dei Beseno e gli Arco
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1211
Bonifacio, podestà di Verona espugna la rocca d'Ossenigo e cattura il suo custode Tebaldo Turrisendo
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1212
Il vescovo Federico Vanga e la sua scorta accompagnano Federico II, re di Sicilia da Genova fin in Germania per ricevere la corona
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1213
Dieta di Regensburg, Ottone IV ricompensa vescovo Federico Vanga nominandolo legato imperiale per la Lombardia, la Tuscia, la Romagna e la Marca veronese, nonché vicario imperiale a vita
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16 agosto 1213
Lite per il possesso del monte Cimone viene decisa a favore di Pietro, signore di Nomi
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1218
Briano Castelbarco riceve in feudo dal Vescovo il castello d'Avio e i Castelbarco vengono nominati "catani" (capitani)
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1224
Onorio III nomina Gerardo Oscasali di Cremona vescovo di Trento
Vescovo Gerardo Oscasali comandò ai Castelbarco signori di Gardumo di porre nelle sue mani il castello di Gardumo. Vi mise quali custodi Guglielmo di Beseno e Uldarico di Nomi
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31 agosto 1232
Aldrighetto di Campo è il nuovo Vescovo di Trento
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1233
In valle di Lagaro divampa una rivolta contro il nuovo Principe Vescovo Aldrighetto da Campo. A capo della rivolta Jacopino da Lizzana, sostenuto dal Patriarca di Aquileia e da nobili locali (Uberto II da Brentonico, Enrico da Mori, Federico Bursa, Toprando di Castelnuovo, Gislimberto di Enno
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2 settembre 1233
Enrico VII, re di Germania, intima a Jacopino di Lizzana e alleti di non tenere in prigionia persona alcuna, sia umile che altolocata, a scanso dell'indignazione reale
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26 giugno 1234
Vescovo Aldrighetto da Campo, presso Castel Predaglia, piega la rivolta scoppiata in Val Lagarina e capeggiata da Jacopino di Lizzana.
Ne segue processo con i seguenti capi d'accusa:
- pirateria, assalto e distruzione di due imbarcazioni vescovili e imprigionamento dei marinai;
- tentativo di impedire la consacrazione del vescovo ad Aquileia;
- colpo di mano contro un contingente vescovile in marcia verso il resto dell'esercito accampato sotto Castel Predaglia. ("catturando, accecando e impiccando");
- incendio e spogliazione della chiesa di S.Cristoforo di Pomarolo e della chiesa S.Antonio di Pomarolo;
- distruzione e incendio delle case di Adelperio di Castelnuovo (alleato del vescovo);
- ospitalità a Jacopo del fu Papagelina, omicida e bandito dal Principato.
La punizione darà il ritiro di tutti i feudi degli insorti e l'ordine di distruzione del Castello di Castelnuovo (Noarna) e del suo Trabuchum.
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1236
L'imperatore Federico II interdice al vescovo ogni sorta di infeudazione, di pignoramento o di alienazione relativi a qualsiasi bene della Chiesa, e precisa che risulterà invalido qualsiasi atto intrapreso in dispregio a tale decreto
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1237
Mainardo III di Gorizia sposa Adelaide figlia di Alberto di Tirolo
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1247
Morte del vescovo Aldrighetto da Campo. Su di lui pendeva un procedimento "de vita et moribus" per la sua condotta personale, che si presumeva danneggiasse la Chiesa per via delle numerose concessioni che aveva fatto al suo avvocato Alberto di Tirolo (avvocatura permanente trasmissibile ai discendenti) e all'imperatore
Egnone di Appiano viene consacrato vescovo di Trento
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1248
Il vescovo Egnone di Appiano eredita dal cugino Ulrico di Ultimo i vasti territori appartenenti alle famiglie di Appiano e Ultimo
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1253
Il vescovo Egnone di Appiano concede in feudo ad Alberto di Tirolo tutti i beni ereditati: Engardina, Valle dell'Inn, Valle di Non, Giudicarie, contea di Bolzano, Bressanone, Val Lagarina, Garda e l'avvocazia sulla diocesi di Bressanone